Si è svolto, presso l’Hotel Decò di Perugia, nella giornata del 15 marzo il 2° Congresso Regionale della FLC CGIL dell’Umbria.
Ai lavori hanno partecipato 80 delegate/i eletti nei congressi provinciali di Perugia e Terni in rappresentanza di tutti i comparti della categoria e dei 2625 iscritti. In particolare va segnalata la presenza, per la prima volta al congresso regionale, di delegati eletti nella Scuola privata e nella Formazione Professionale.
Oltre i due terzi della platea congressuale è stata composta da delegate.
Per quanto riguarda la adesione ai documenti congressuali i delegati hanno rispecchiato gli orientamenti espressi dalle assemblee di base che hanno dato il 94% di consenso al documento primo firmatario Guglielmo Epifani e il 6% al documento primo firmatario Moccia.
Hanno preso parte ai lavori la compagna Gianna Fracassi, segretaria nazionale, in rappresentanza della FLC CGIL nazionale e Patrizia Venturini, segretaria regionale, in rappresentanza della GCIL Regionale Umbria.
Hanno portato il saluto ai congressisti la CISL Scuola nella persona di Ivana Barbacci, segretaria regionale, e il coordinatore regionale dell’UDU Leonardo Esposito.
I lavori del congresso, dopo gli adempimenti di rito, si sono svolti con la esposizione della relazione del segretario generale, Amedeo Zupi, e con 18 interventi di compagne e compagni delegati.
I temi affrontati in prevalenza sono stati l’analisi della grave crisi economica che attraversa il paese, la azione di destrutturazione del lavoro e delle sue tutele che il governo continua a perseguire, la precarizzazione causa ed effetto della crisi, lo stato fortemente negativo dei rapporti tra le confederazioni sindacali, la difesa del carattere pubblico della proprietà e della gestione dei beni comuni, primo tra tutti l’istruzione, etc.
Per quanto riguarda le politiche di settore esce dal congresso pienamente confermata la necessità di continuare il contrasto alle politiche di ridimensionamento del ruolo della istruzione pubblica e di negazione della pari opportunità di accesso alla formazione portate avanti dal governo che avranno come effetto l’impoverimento culturale e civile del paese e una ricaduta fortemente negativa sulle possibilità di uscita in positivo e rapida dalla crisi economica.
In particolare un forte richiamo è stato fatto sulla necessità di proseguire l’azione per il superamento del precariato nei settori della conoscenza.
Il congresso, in tutto il suo svolgimento, è stato attraversato dalla contrarietà verso i provvedimenti governativi di “riforma” della scuole e dell’università e sulle ricadute sulla qualità del servizio per i cittadini, per l’accesso al servizio stesso, per le conseguenze, in piena crisi, sull’occupazione in generale e nei nostri settori in particolare.
Non sono mancati richiami ad analoghi e parimenti preoccupanti problemi per i settori dell’Afam e della formazione professionale.
In riferimento ai temi congressuali riferiti alla vita della CGIL, è emerso un forte richiamo alla necessità di mantenere forte la natura confederale della nostra organizzazione dandogli maggiore concretezza e incisività sia in riferimento ad una maggiore orizzontalità della mobilitazione e delle iniziative della CGIL sia come maggiore presenza nel territorio e verso un mondo del lavoro sempre più frammentato e modificato.
Un appello forte è emerso anche in direzione di una giusta ed adeguata valutazione sull’impegno e lo sforzo compiuto, in una fase difficile e ormai molto lunga, dalla nostra organizzazione per sostenere il doveroso contrasto alle politiche sia generali che settoriali del governo. Ogni cosa è certamente migliorabile ma partendo dalla doverosa constatazione che la CGIL molto ha fatto e molto ha chiesto al suo quadro dirigente e militante in questi ultimi anni e non rilevarlo e valorizzarlo avrebbe effetti fortemente negativi su chi ha dedicato tempo e passione per sostenere una fase di impegno sicuramente fuori dall’ordinario.
Infine il congresso si è trovato concorde nel ritenere che è necessario un particolare impegno per costruire le condizioni reali e transitabili per un forte rinnovamento sia del gruppo dirigente che della struttura organizzativa della FLC.
Il dibattito si è concluso con l’intervento svolto da Gianna Fracassi. Con l’elezione del nuovo comitato direttivo regionale e dei delegati ai congressi di istanza superiore il Congresso ha chiuso i suoi lavori.
Subito dopo ha tenuto la sua prima riunione il neoeletto Comitato Direttivo che ha proceduto alla elezione del Segretario Generale della FLC CGIL regionale Umbria nella persona di Amedeo Zupi.