L'8 e 9 marzo a Campofelice di Roccella (PA) a pochi chilometri dalla bellissima città di Cefalù si è aperto il secondo congresso regionale della FLC CGIL siciliana. Il titolo del congresso è stato "La Conoscenza per la libertà, per i diritti, per la democrazia, per la legalità, per lo sviluppo, per la Sicilia".
140 i delegati eletti nelle assemblee congressuali, 77 uomini e 63 donne; venticinque i delegati under 35. Le assemblee di base sono state 292 e questo è l'esito delle votazioni dei due documenti: 10.446 voti pari al 99,28% alla mozione "I diritti e il lavoro oltre la crisi"; la mozione "La Cgil che vogliamo" ha ottenuto 75 voti pari allo 0,72%.
Al termine dei lavori, di cui diamo una sintesi di seguito, sono stati eletti 42 delegati al Congresso nazionale.
Si comincia alle ore 11,00 con l'elezione della presidenza. Il segretario generale della FLC Cgil Sicilia Giusto Scozzaro propone al congresso la Presidenza di Poldo Ceraulo, Carmelo Mirabile e Gabriella Mancuso, la segretaria generale della Cgil siciliana Mariella Maggio, il segretario generale della FLC Cgil Domenico Pantaleo e Beniamino Lami, segretario nazionale FLC Cgil. Il congresso approva all'unanimità.
Insediata la Presidenza e ringraziati gli ospiti presenti, il segretario generale uscente espone la sua relazione al congresso. La relazione mette in evidenza le condizioni sociali degli italiani, il progetto culturale del Governo e del centro destra che puntano a modificare il modello sociale del Paese attraverso la desertificazione della Conoscenza, l'impoverimento del sapere. I tagli nei comparti della Conoscenza, dice Scozzaro, non sono solo perdita di posti di lavoro ma sono anche lo strumento di questo progetto politico che mina alla base la democrazia e la convivenza civile. Nella relazione si rappresenta la grave condizione della scuola siciliana, delle università e della ricerca come la drammatica condizione della formazione professionale che è diventata un coacervo di interessi clientelari e di consenso elettorale. Nella relazione si elencano le proposte e si lancia una sfida al governo regionale per una legge sul diritto allo studio e l'educazione permanente, una legge sulla ricerca, una politica dell'integrazione e dell'inclusione, provvedimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per l'edilizia scolastica. Nella sua relazione Giusto chiede al Governo Lombardo di non applicare i regolamenti sulla secondaria di 2° grado, non ancora pubblicati, che stanno sconvolgendo, attraverso le confluenze degli ordinamenti, il piano dell'offerta formativa.
Bisogna rivedere la politica delle sedi decentrate degli atenei che hanno prodotto sprechi e pochi risultati.
La relazione passa in rassegna i risultati organizzativi ottenuti dal sindacato siciliano sul tesseramento e nelle elezioni delle RSU e mette in evidenza lo sforzo che l'organizzazione ha messo in campo sul versante del rinnovamento investendo sul reinsediamento dei giovani under 35 attraverso un progetto che ha coinvolto centinaia di giovani e che ha portato 25 di loro a far parte della platea congressuale. Un risultato importane non privo di ostacoli che sarà approfondito in una sessione pomeridiana specifica dal titolo "I giovani e la Cgil".
Scozzaro termina la sua relazione citando Giuseppe Di Vittorio con un richiamo forte alla identità della Cgil e alla responsabilità di chi fa parte del "popolo della Cgil"; una responsabilità sociale che TUTTI devono esercitare per cambiare il corso degli eventi.
Dopo la relazione intervengono gli ospiti per un saluto tra i quali il dirigente generale dell'ufficio scolastico regionale e il segretario generale della Cisl scuola Sicilia, il presidente dell'INCA regionale, il Presidente del Cenfop Sicilia, il rappresentante dell'ANPI della Sicilia. Dopo i saluti degli ospiti si eleggono le commissioni politica, elettorale e verifica poteri.
Nel pomeriggio dopo alcuni interventi dei delegati, alle ore 15,30 si è aperta la tavola rotonda "I giovani e la Cgil" con la presenza del Prof. Mimmo Carrieri, Ordinario di sociologia del lavoro presso l'Università di Teramo, Saul Meghnagi, Presidente dell'Istituto Superiore di Formazione della Cgil e Ilaria Lani, responsabile politiche giovanili della Cgil. I lavori sono stati coordinati da Giusto Scozzaro. Gli interventi dei tre ospiti sono stati preceduti da un video che raccontava ai congressisti l'esperienza tuttora in corso del progetto di reinsediamento con alcune interviste ai giovani riprese durante i focus group realizzati nelle diverse province. Il video racconta le esperienze autentiche dei giovani, le loro richieste, cosa si aspettano dal sindacato e dalla Cgil. Le testimonianze dei giovani sono state alla base degli interventi programmati.
La prima giornata dei lavori si è conclusa alle ore 20,00 con l'intervento di Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil siciliana.
I lavori della seconda giornata cominciano con la relazione della Commissione verifica poteri che certifica la validità del congresso; a seguire riprende il dibattito che è continuato per tutta la mattina. Durante le due giornate sono intervenuti 36 delegati di cui 19 donne e 17 uomini.
Alle ore 16,30 le conclusioni sono state affidate al segretario generale Domenico Pantaleo.
Dopo le conclusioni del segretario generale, la Commissione politica ha relazionato sugli ordini del giorno, sugli emendamenti alla prima mozione congressuale e sul documento politico che viene approvato all'unanimità.
Il congresso elegge all'unanimità il collegio dei sindaci revisori, i delegati al congresso nazionale della FLC Cgil, i delegati al congresso regionale della Cgil e il comitato direttivo composto da 55 componenti, 29 donne e 26 uomini, di cui 12 under 35.
Al termine dei lavori congressuali, il comitato direttivo regionale convocato in seduta straordinaria, su proposta dei centri regolatori, conferma Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC Cgil della Sicilia.
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