Ore 13.45

Riprende il dibattito del secondo seminario nazionale organizzato dalla FLC CGIL all'Università della Calabria di Rende.
 
Joelle Casa, segretaria nazionale FLC CGIL, riparte dalla laicità della Costituzione italiana che contiene il valore del pluralismo. "Ma mi chiedo come mai per anni nelle scuole italiane è stata insegnata la religione cattolica ma non la storia delle religioni?" si domanda tra le altre cose Joelle Casa che ricorda pure il peso del Concordato Stato-Chiesa.
 
Secondo Giovanni Lo Cicero, centro nazionale FLC CGIL, "la Costituzione garanzia dei perdenti e quindi di tutti è uno specchio dell'attività confederale. Questo credo sia il senso più costituzionale del sindacato, con la CGIL impegnata in una battaglia di tutela". Lo Cicero si sofferma "sulla necessità di una scuola profondamente riformata per assicurare realmente libertà di insegnamento e diritto allo studio uguale per tutti i cittadini e in tutto il territorio italiano".
 
Rocco Coluccio, CGIL Calabria, si sofferma sui meccanismi più adatti per rappresentare tutti i lavoratori.
 
Diana Cesarin, centro nazionale FLC CGIL, dal canto suo, rileva la sottile differenza tra Costituzione e qualità della scuola e Costituzione è qualità della scuola. "L'obiettivo vero dei tagli non sono le esigenze di bilancio, ma quello di formare cittadini-sudditi" denuncia.
 
Giuliana Caruso, FLC CGIL Calabria, esprime una visione pessimista sull'interpretazione dei dettati costituzionali criticando i governi sia di centrodestra sia di centrosinistra "che finanziano in maniera non paritaria scuola pubblica e scuola privata".
 
Alessandro Pazzaglia, centro nazionale FLC CGIL, da parte sua, domanda: "Come si fa ad aumentare il consenso alla Costituzione? E soprattutto nella scuola è stata praticata la libertà d'insegnamento? Credo che sia stata praticata di più la licenza di insegnamento" conclude.
 
Gianfranco Trotta, segretario generale FLC CGIL Calabria, ringrazia la FLC CGIL nazionale ed esprime orgoglio per la scelta dell'Università della Calabria come sede del seminario nazionale, "abbiamo potuto dare così un assaggio positivo di questa regione". "In Calabria però i problemi sono tanti: gli insegnanti di sostegno vengono assegnati a marzo, si sono verificati i fatti di Rosarno, la prima deportazione del dopoguerra. Dopo il riassetto degli equilibri mafiosi, gli stessi migranti stanno tornando. Siamo in una regione dove i diritti di cittadinanza non sono rispettati".
 
Trotta rileva successivamente "le disparità nella libertà di insegnamento tra le varie regioni italiane a causa di condizioni impari". "La mia paura sul federalismo è che questo divario si accentui – aggiunge il segretario generale della FLC CGIL Calabria –. I problemi della scuola sono comuni all'università. Quale libertà di insegnamento ci potrà essere nell'Università della Calabria se passa la riforma Gelmini? Qui l'investitore principale è la 'ndrangheta. L'Università della Calabria ha un patrimonio edilizio che farebbe molta gola". "Ritengo che il congresso della FLC CGIL un punto su alcune questione lo debba mettere – conclude Trotta – perché getterà un ponte sui prossimi quattro anni".
 
Corrado Barachetti, segretario generale FLC CGIL Lombardia, chiude gli interventi della platea al seminario nazionale. Per Brachetti "l'identità della CGIL non è diversa da quella della Costituzione". Brachetti auspica la presenza della FLC CGIL insieme alla confederazione ai tavoli istituzionali.

Aspettando il congresso nazionale