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Tuttoscuola: FLC CGIL al congresso: ''Occorre sconfiggere la piaga del precariato''

Non è possibile migliorare la qualità di scuola, università e ricerca se non si sconfigge la piaga del precariato. Il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, tirando le somme alla vigilia della conclusione del secondo congresso del sindacato, ha sottolineato come la parola d'ordine che esce dall'assise di San Benedetto del Tronto sia "rilanciare il lavoro".
di Redazione - 17/04/2010

Non è possibile migliorare la qualità di scuola, università e ricerca se non si sconfigge la piaga del precariato. Il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, tirando le somme alla vigilia della conclusione del secondo congresso del sindacato, ha sottolineato come la parola d'ordine che esce dall'assise di San Benedetto del Tronto sia "rilanciare il lavoro".

"Da questo congresso si esce con le idee chiare su ciò che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi. Intendiamo ripartire dal lavoro che nei nostri settori è fatto di tante competenze ma anche di tanto precariato. Ci sono salari da fame e invece abbiamo bisogno di avere retribuzioni a livello degli standard europei".

Nel settore dell'istruzione la qualità del lavoro è fondamentale. "Oggi - ha spiegato - trasmettere saperi implica un percorso di aggiornamento continuo. Non è possibile migliorare la qualità del comparto se non si sconfigge la piaga del precariato. Bisogna però fare in conti con scelte del governo che vanno in direzione opposta, con tagli pesantissimi e con una logica secondo cui istruzione, formazione e ricerca sono un lusso e non uno strumento in grado di garantire un miglioramento".

Il diritto ad apprendere per tutti, ha proseguito Pantaleo, "è la Stella Polare per noi, il governo pensa invece a saperi applicati alle logiche di mercato, distrugge il sistema pubblico tagliandogli 8 miliardi e dà soldi ai privati". Pantaleo ha quindi annunciato le prossime tappe del sindacato, prima fra tutte gli Stati generali della Conoscenza a settembre "per affermare un'idea alta di istruzione che ridia un futuro al Paese".

Insistendo sulla necessità di stringere forti alleanze sociali, il leader della Flc ha messo in guardia da un "reale pericolo". "La libertà di insegnamento e quella di ricerca - ha detto - sono a rischio. Siamo arrivati all'assurdo per cui tutti parlano di valutazione e di merito e poi mettono sul piatto 8 euro di aumento contrattuale per il 2010, non stanziano risorse per i contratti ed è evidente il tentativo di trasformare i diritti in arbitri. Noi - ha concluso - vogliamo difendere la libertà di insegnamento che viene messa in discussione attraverso un controllo gerarchico che replica quello politico. Insomma si tenta di condizionarla. Questo è un punto di battaglia per noi irrinunciabile".

Aspettando il congresso nazionale